13-05-2023 - TRE PUNTI VERSO IL PARADISO!  

22 23 Murgia P

UNA INCORNATA DI ORTU CHE IMPEGNERA' IL PORTIERE AVVERSARIO IN UNA GRAN PARATA

In una giornata uggiosa la vittoria sulla DI.FER., più netta di quanto dica il punteggio, proeitta i ragazzi di mister Leo Ortu a soli 2 punti dalla vetta dove staziona la Pol. Sestu prossima avversaria dei canarini nell'ultima giornata di campionato. L'occasione è ghiotta anche approffitando dell'eventuale scivolone della Sardachem, che precede La Vernice di un punto, che dovrà affrontare la coriacea Campagnola.  Sul sintetico della Ferrini ancora una volta imbarazzo della scelta per il mister che parte col collaudato 4-4-2 con  Melis tra i pali,  Montisci e Vargiu esterni bassi, Mulas e Ciaravolo centrali difensivi,  centrocampo a 4 con  Battilani,  Pucci R., Pilia,  Sarritzu V.  e davanti  Ortu e Sarritzu R. . a disposizione Porcu, Denti, Putzu, Ancis, Maxia, Scatena, Pagani e Longoni

Dal calcio di inizio la squadra prende il controllo del gioco e, anche se con qualche svarione dovuto al campo viscido per la pioggia, non patisce il gioco dei rossi della DIFER che nonostante potessero approffitare della confusione nel centrocampo dei gialli non impensierivano la attenta retroguardia Amatores. Come consuetudine si son sprecate diverse occasioni per il vantaggio fino a quando Pilia, Autentica spina nel fianco degli avversari, si involava solo davanti al portiere e con un goffo tentativo di pallonetto mal riuscito metteva in rete il più classico dei gollonzi con la palla che lentamente si infilava a fil di palo!  In un'azione in velocità si infortuna Sarritzu R. che lascia il campo sostituito da Maxia.

Gli Amatores La Vernice continuano la pressione sugli avversari anche se sempre in confusione, guadagnando diversi calci d'angolo e sfiorando ripetutamente il raddoppio..

Nell'intervallo, sotto una fastidiosa pioggerellina,  soliti cambi con gli ingressi di Pagani, Putzu, Scatena e Ancis, il centrocampo recupera in filtro e controllo del match, fioccano le occasioni e grazie vuoi all'imprecisione vuoi alle paratone del portiere avversario il risultato non si sblocca, entra anche Longoni a far rifiatare Battilani, rientra Mulas a sostituire l'ululante Ciaravolo e nel finale trova spazio anche Porcu. Tutti sotto la doccia e grande soddisfazione per la prestazione.

Al baretto per il tradizionale terzo tempo con birretta e patatine e l'immancabile Coca Cola di Cristian arriva la notizia della sconfitta della Sardachem che ci proeitta ai vertici della classifica ad una giornata dal termine!!!

Ma come sempre attendiamo la NUDA CRONACA del nostro Erfi:   

"Sabato 13 maggio, presso il campo della Ferrini, partita importante per i ragazzacci di Mister Leo contro DI.FER. (39 punti), i nostri più immediati inseguitori, staccati di 8 punti. Si cerca di continuare la caccia alla prima in classifica (Sestu 52 punti) e sarà importante cogliere un risultato positivo per scalare posizioni e, visto l’avvicinarsi della fine del campionato, accedere ai play off da posizione invidiabile.
Nello spogliatoio solito caos. Sembra di stare al mercato di San Benedetto all’ora di punta. Ecco perché, in tutto questo vociare, il buon Cenzo, mio vicino di “armadietto”, mentre ci si cambia, con sorriso satanico, mi mormora: “…hai fatto caso che nella prima parte del Torneo eravamo si e no 4 scappati di casa e che per arrivare ad 11 elementi veniva schierato anche il porta bandiera ? Oppure il braccio destro e anche il sinistro del Presidente? Era il tempo in cui, nonostante tutto, si giocava anche se infortunati, pur di ottenere il risultato. Adesso, che stiamo bene in classifica e veniamo da buoni risultati, improvvisamente appaiono tutti. Anche i “desaparecidos”. Questo e’ un fenomeno interessante dei Tornei Amatoriali. Bisognerebbe che qualcuno mi spiegasse il perché. Perché, in certi frangenti, sono tutti malati, infortunati o con impegni imprescindibili ed in altri momenti, per riuscire a cambiarti negli spogliatoi, devi fare i turni, perché è talmente affollato che lo spazio per tutti non basta …”.  Lo guardo un po’ meravigliato. In effetti la statistica dovrebbe dare una presenza contraria. Ovvero all’inizio dei Campionati tanta gente per conquistarsi il posto e mettersi in mostra e poi, tra squalifiche e infortuni, comincia la moria. Ma, evidentemente, agli Amatores certe situazioni, che sono standard nei Tornei Amatoriali, non sono mai normali.
A proposito di normalità. Ad un certo punto (ad un punto certo), squilla un cellulare di qualcuno che quasi sovrasta il brusio generale. E’ il cellulare di Sandrino che, mentre tenta di indossare il calzettone, interrompe la vestizione e risponde alla chiamata. Tutto gaudente ci informa che lo ha chiamato la mamma. Per comunicargli che il Cagliari si è portato in vantaggio (2 a 1) contro il Palermo con rete di Lapadula al 64^.  Rimaniamo tutti sbigottiti da tale efficienza nella comunicazione sportiva. Ma lui, quasi a schermirsi, prontamente aggiunge: “la mia mamy fa sempre così. Se sa che sono fuori e non posso seguire il match, ogni volta mi chiama per tenermi aggiornato sul risultato”. Qualche atleta, poco urbano, sibila: “ma che lavora come cronista a Tutto il Calcio minuto x minuto?” Un altro esclama “ecco perché, in panchina, c’è un cazzo di cellulare che squilla ogni momento…”.
Ma tutto rientra improvvisamente nella normalità quando Mister Leo, con taccuino e penna a sfera, dichiara: “… basta sciocchezze. Concentratevi e pensate alla partita. Mi allontano un attimo per decidere con chi iniziare l’incontro. Al mio rientro, se non vi vedo belli carichi, chiedo a qualcuno con l'occhio baggiano di dirmi a memoria gli atleti del Cagliari del campionato 1964-65.  Ma non i titolari. Le riserve.” Esce dallo spogliatoio, dove, incredibilmente, è calato il silenzio. Dopo pochi minuti riappare Leo e comincia a snocciolare dei nomi a caso e, al termine, esclama: “questi si siedono in panchina con me, tutti gli altri scendono in campo …”. Tutti tentano, mentalmente, di ricostruire, non riuscendoci nell’immediato, se è nella lista dei panchinari o nella lista dei prescelti. A me, tutto sommato, sembrava molto una “Schindler List”.
Primo tempo dove si imbrigliano gli avversari che ben poco possono fare. Si gioca abbastanza bene e le nostre trame riescono a svolgersi in modo adeguato. In una delle tante percussioni di Andrea Pilia, il ragazzo si invola sulla destra e, giunto davanti al portiere, lo beffa con una traiettoria rasoterra non letta facilmente dagli avversari e non proprio “lineare”.
Si continua il match con qualche errore in appoggio e controllo ma gli avversari non riescono ad impensierirci. Poi si infortuna R. Sarritzu. Indurimento del polpaccio. Il nostro Corrado, seduto in panca e con ghigno mefistofelico, esclama: “allora i polpacci di cristallo non li ho solo io… anche agli altri può capitare…”. E in panca tutti i ravanarsi gli zebedei, sperando di non essere i prossimi a dover soffrire di contratture varie.
Intanto Sandrino e Lorenzo, anche loro in panchina, scambiano ricordi “di quando calcavano i terreni di gioco…”. Ed ecco tentare di confrontarsi sull’uso degli scarpini. Sandrino dice: “… io avevo scarpe comode con tre chiodini ai tacchetti e la fibbia rivoltata. Riuscivo a tenermi in piedi anche nelle peggiori situazioni ambientali e la sfera veniva domata senza troppi problemi”. Per non essere da meno, Lorenzo ribatte: “anche io avevo le scarpette con i chiodi. Ricordo anche che sulla pelle laterale era incisa la scritta dorata I.N.R.I. con il disegno di una corona. Ricordo anche che quando giocavo a centrocampo, il Mister mi aveva messo ai lati 2 brutti ceffi, dalle dubbie origini pallonare. Ma con loro dovevo giocare e quindi mi adattavo. Con quelle scarpette mi arrangiavo ad ogni tipo di campo, anche se bagnato. Mi sembrava di camminare sull’acqua…”.
Dopo tanta dimostrazione di potenza di Lorenzo, l’ottimo arbitro decretava la fine del primo tempo e il Mister si lasciava andare al suo gioco preferito: cambio di 4 atleti contemporaneamente. A dimostrazione che “chi gioca, gioca, la squadra Amatores è sempre tosta”.
Anche il secondo tempo riflette il primo. Noi a domare gli avversari e creare un paio di grandi occasioni e solo la bravura del portiere avversario ci impedisce il raddoppio. Da parte nostra, fra centrocampo e difesa, si crea una linea difensiva difficile da superare e il buon Tore conclude con un “clean sheet” anche in questa occasione. E’ vero che qualcuno lo ha sentito ululare un paio di rimproveri contro qualche suo sventurato collega, ma prontamente , al termine del match, ha dichiarato: “ragazzi, io lo faccio per creare motivazioni. A volte mi sembrate Haidy che scendete dalle montagne con le caprette. Ma qui bisogna giocare tosti e non far passare nessuno. Non siamo mica qui a smacchiare i giaguari …”.
Partita finita 1 a 0 e classifica che si fa interessante. Ora Sestu 52 – Sardachem 51 – Amatori Cagliari 50. La prox è contro il Sestu. E se si vince…
Nell’angolo della birretta, patatine, Coca Cole e cotillons solito agglomerato di sventurati che si lasciano andare alle esclamazioni più disparate. Ma ErFi nota, con disappunto, che ci sono tutti ma manca solo Cenzo. E’ un peccato. Perché le colonne storiche reggono sempre e per ascoltare tutte le cazzate che girano nel “terzo tempo” devi essere una colonna non solo “storica” ma anche robusta”. Così è, se vi Pare. 
  
 

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