25-03-2023 CON DE AMICIS SOLITA CORRIDA, MA CI PENSA ANGIONI!

Farfallone 1

ANTONELLO ANGIONI AUTORE DELLA MERITATA RETE DEL PAREGGIO IN PIENO RECUPERO!

Dopo la convincente vittoria di sabato scorso contro Nuraghe, i gialli de La Vernice non vanno oltre un sudato pareggio contro la De Amicis, non tanto per il valore degli avversari che sono andati in rete nell'unica occasione avuta, peraltro grazie ad un clamoroso svarione difensivo, quanto per l'aria da corrida voluta dai verdognoli avversari.  Mister Leo Ortu schiera, seppure con qualche cambiamento di uomini,  la solita recente formazione coo 4-4-2 con il portierone Melis tra i pali,  Scatena e Ancis esterni bassi con Montisci e Ciaravolo difensori centrali, a centrocampo un quartetto con Angioni, Ortu, Pilia e Sarritzu V.  dietro le punte Pucci S. e Sarritzu R..,   In  panchina assieme al mister e al 2° Lello Falchi  vanno Mancosu, Vargiu e Pagani.  Guardialinee, come sempre il collaudatissimo Lorenzo Porcu ertosi anche a difensore dei nostri in occasione delle numerose scaramucce generate dagli avversari che di DeAmicisiano hanno avuto ben poco.
La prima frazione di gioco è stata caratterizzata dai due volti degli amatores, prima confusionari e abulici e poi, subìto lo svantaggio arrembanti fino a costringere gli avversari nella loro metacampo ma con poca fortuna... un clamoroso rigore negato a Pilia atterrato in area, una traversa dello stesso e altre nitide occasioni non concretizzate vuoi per le parate del portiere avversario e vuoi per la cronica capacità di non mettere la palla in rete.  Il tutto condito da una marea di fallacci e continue proteste degli avversari tollerati dall'arbitro. Nella ripresa identico canovaccio con un continuo assedio che non portava comunque ad agguantare il pari... altri legni, alla fine se ne conteranno ben 4, ...parate del portiere e imprecisione davanti alla porta. Nemmeno il cambio di modulo con gli ingressi di Pagani e Vargiu ne tantomeno la superiorità numerica grazie all'espulsione di un nevrotico avversario sembravano far cambiare le sorti del match fino a quando, optando per il modulo a "sciagalla risicata",  passava ad un clamoroso modulo 2-5-3  e in pieno recupero Angioni sugli sviluppi di uno dei tantissimi calci da fermo metteva la palla in rete per il sospirato e meritatissmo pareggio. Negli ultimi due minuti di recupero forcing finale con un solo rischio su contropiede salvato dal fino ad allora inoperoso portierone Melis che ribatteva di piede la conclusione dell'avversario arrivato a tu per tu e rissa finale con l'espulsione di Sarritzu V.  e del suo avversario che lo aveva sganneddato malamente e fischio finale che mandava tutti sotto la doccia.  Soddisfazione negli spogliatoi per il pari raggiunto ma sopratutto grande rammarico per una partita che si poteva e si doveva vincere.  Dopo la doccia tutti al baretto del campo dove si è consumato il tradizionale rito di Birra, Patatine  e le mitiche polpette di equino offerte dal nostro grande ex Federico Boi!!!
Sabato prossimo recupero contro i Resti Umani che ci potrebbe consentire il balzo al 4° posto alle spalle dell'Orione e andare a meno 9 dalla vetta!!!
Ma come sempre lasciamo spazio alla NUDA CRONACA del nostro Erfi:   
"Oggi sembrava di assistere ad un match tra una squadra di boy-scout contro una squadra composta da svariati Ivan Drago 😜.  Ma andiamo con ordine. Nei primi 10 minuti sembrava di assistere al gioco del “ciapa no”. Come si entrava in possesso del pallone si faceva di tutto per ridarlo agli avversari che portavano vari tentativi velleitari verso la nostra porta,  a forza di farli ripartire, e dai una volta e dai due volte e dai cinque volte, su un loro corner la palla, a rientrare, superava Erfi, posizionato sul primo palo (che salta fuori tempo, stile “Iglis mia… è solo mia”) e coglieva il palo interno per tornare in area. Un avversario, più sveglio dei ragazzi Amatores, la piazzava comodamente in rete. Mentre Tore cominciava a sacramentare in aramaico si partiva con uno 0 a 1 e noi ad inseguire. Da quel momento cambia il canovaccio della partita. Noi ad attaccare e loro a difendersi. Soltanto che si sono difesi, per il resto del match, picchiando come fabbri. E noi a continuare a giostrare di fioretto. Andrea e Puccinho prima, Duracell ed altri sparsi poi, né subivano le conseguenze. L’arbitro li ha assecondati. Anche perché il paradosso era che alla fine del primo tempo, Andrea veniva ammonito x una “simulazione” in area (era rigore…) mentre loro continuavano a giocare “maschio” senza che l’arbitro prendesse in pugno il match. Nel secondo tempo assedio di Forte Apache. Loro chiusi in area. Noi ad attaccare senza riuscire a chiudere a rete. 3 pali salvano il portiere avversario. Ecco un esempio di quando un palo orienta le partite. Da noi favorisce il loro gol. A noi conclusioni che si limitano a scheggiare i legni avversari senza avere ulteriori traiettorie favorevoli. A forza di picchiare e picchiare alla fine la giacchetta nera, perché offeso nelle origini ignote e dal lavoro notturno della madre, decideva di espellere un avversario. A quel punto continua l’assedio e a 3 minuti dal termine, su cross di un ottimo Cenzo (nonostante la pancetta da commenda…😉), irrompe stile Angelo 😇 il mitico Angioni che, dopo aver promesso di non rilasciare più dichiarazioni negli spogliatoi, batte di testa il portiere avversario. A quel punto succede di tutto. Gli avversari, indispettiti da una vittoria che vedono sfumare, cercano la rissa. E al termine del match la trovano con il nostro sbandieratore di Siena Lorenzo il Magnifico che ha tentato di assestare qualche “bacchettata” ai più riottosi. Ma tutto è bene ciò che finisce bene. Senza match analyst, con tanta sfortuna e con troppo gioco fino e poca “grinta” si riusciva, x tigna e perseveranza, a venire a capo di un match che sembrava segnato. Negli spogliatoi Mister Leo dichiarava che “da oggi ErFi, se giocherà (e quando giocherà…) non andrà più sul primo palo. Per me può andare anche a cercare margherite ma sul primo palo NO”. Poi svelava che a 10 minuti dal termine decideva di abbandonare le tecniche di Louis Enrique per votarsi ad un gioco più essenziale e meno spettacolare gioco applicando i teoremi di Gustavo Giagnoni. Alla fine è stato importante non perdere un match delicato con una diretta contendente. Nel finale, il buon Angioni, non resistendo al silenzio, dentro gli spogliatoi ha esclamato: “oggi è la seconda partita di fila che gioco x intero e il fisico sembra reggere. In compenso, ruminando calcio nel mezzo del campo, mi rendo conto che ci sono in squadra 2-3 zombie 🧟‍♀ che dovrebbero valutare l’ipotesi di sport alternativi. Non si può continuare a stare in paradiso a dispetto dei Santi”. Un atleta avventato, che preferisco evitare di nominare, gli chiede: “ma oggi hai visto cose strane ?”. La risposta gelida è stata: “cose strane? In questa partita vedo persone che avrebbero bisogno di un ricovero urgente… ma non per pochi giorni…”. Così è, se vi pare!!!“. 
 
18-03-2023 VITTORIA COL "LASCIA o RADDOPPIA!"

Farfallone 1

Dopo la vittoriosa partita di sabato scorso contro Cagliari 2007, i gialli de La Vernice concedono il bis contro la Nuraghe già sommersa con 7 reti all'andata.
La partita, come all'andata si sblocca dopo 37", giusto il tempo di battere il calcio di inizio, portarsi in area dove Stefano Pucci mette alle spalle dell'ottimo portiere avversario.  Il dominio assoluto dei ragazzi di Mister Leo Ortu continua con Angioni, Pilia, Maxia, Vargiu e lo stesso Pucci S. che organizzano un tiro a segno centrando ripetutamente legni e portiere intervallati dalla seconda marcatura di Ortu. A ravvivare il primo tempo la solita voce narrante del "Miaaa" che faceva venire i brividi alla folta panchina degli Amatores. Al termine della prima frazioni si contavano ben 9 occasioni clamorosamente fallite dai canarini. Nell'intervallo il mister da il via alla girandola di cambi, ben 5 con gli ingressi di Scatena, i due Sarritzu (Roberto e Cenzo), Pagani e Melis (nell'insolita veste di centravanti) e siccome il canovaccio delle occasioni fallite non cambiava ci ha pensato il portiere Mancosu che su un'innocuo traversone quasi dalla linesa di fondo si esibiva nell'intervento che lo ha reso famoso negli anni urlando un "Lasciaaaaaa"  accompagnando docilmente la palla in fondo al sacco. Tralasciando madonne e santi che hanno aleggiato misticamente nell'aere del vecchio Borgo S. Elia la squadra pungolata dalle urla apocalittiche provenienti dalla panchina riprende in mano le redini del gioco e senza particolari patemi d'animo, anche con l'avvicendamente di Pucci con Roberto al posto di Stefano, riporta il risultato nei binari dell'andamento della gara e, nonostante si continuasse a fallire le occasioni da rete che alla fine della tenzone saranno ben 17,  con le reti di Ortu e, finalmente, di Roberto Sarritzu fissano il risultato finale sul 4-1. 
Terzo tempo alla grande con le solite birrette e patatine!!! 
Ma come sempre lasciamo spazio alla NUDA CRONACA del nostro Erfi:   
"Il saggio Roberto Saritzu ad un certo punto ha esclamato: 'se il nostro campionato fosse composto da squadre come il Nuraghe, si dovrebbe venire ogni sabato con una calcolatrice per tenere la conta NON dei gol fatti ma di quelli falliti…' 😉.  Ed in effetti, tale esclamazione non poteva essere più corretta. Fra andata e ritorno abbiamo totalizzato un eclatante 11 a 2 per noi. Stavolta un 4 a 1 che poco illumina la forza dimostrata dalla squadra di fronte al Nuraghe. Si è fallito/sbagliato di tutto e di più. Il risultato si è aperto dopo soli 35 secondi con una nostra pregevole azione che ha chiarito subito le rispettive forze in campo. Ma poi, come colti da raptus da alimentazione incontrollata, abbiamo iniziato a papparci di tutto. Mister Leo, avvolto nella sua tua XXXLWYZ, ad un certo punto ha detto: 'se continuano così, li porto dal meccanico a fargli fare la convergenza di piedi e testa… non si possono fallire certe occasioni da rete'. Alla fine del primo tempo gli Expected Goals (misura della probabilità che ha un determinato tiro di essere trasformato in gol) dava una percentuale prossima al 100%. Ma il primo tempo termina a nostro favore con un misero 2 a 0, a fronte di un nostro strapotere evidente.  Nell’intervallo Mister Leo, trattenuto a stento dal Match Analysts Siro, voleva avviare incaprettamenti di alcuni atleti. Ma preferiva affidarsi al suo gioco-gioco-gioco preferito dei cambi. Avendo in panca la famosa “panchina miliardaria” (solita frase beffarda coniata ad hoc x rabbonire i polli destinati allo studio dell’architettura futurista delle panchine cagliaritane e che vuol farti credere che, anche se sei in panca, rimani un Campione. Nella realtà vai in panca perché non servi. Ne servono altri. Quindi zitto e muto e aspetti di poter entrare alla bisogna) al rientro in campo inserisce nuovi 5 “milionari” in campo. E invece di  incrementare il vantaggio nasce il loro gol da un tiro cross lento e innocuo. Il nostro Iglis, per tenerci tutti concentrati e sul pezzo sino alla fine, si lancia nella replica del canto del suo maggior successo e mentre il pallone è ancora a mezz’aria, canta convinto: “lasciiiiiaaaa…  è mia…”   peccato che salta leggerissimamente in anticipo e mentre è in ricaduta, il pallone lo scavalca e termina beffardamente oltre la linea di porta.  A questo punto la squadra si scuote e  il risultato finale viene fissato sul 4 a 1, con un parziale di 2 a 0. Avversari controllati senza patemi e noi a continuare a sbagliare di tutto. Negli spogliatoi, ormai immancabile, risuonano le sentenze del mitico  A. Angioni: “senti Cristian, sto tentando di avere con te molta pazienza ma ormai è prossima a finire. La prossima volta vieni accompagnato da un tuo parente. Porta chi ti pare ma porta un parente, perché deve assistere a quello che combini in campo..”.   A chi gli chiede consiglio se si potrà sperare in un miglioramento realizzativo per le prossime partite, rispondeva: “vuoi sapere le probabilità che abbiamo noi di giocare più tosti e concentrati?  È come chiedere quante probabilità ha il Ku klux klan di battersi contro il razzismo 😉”. Quando sotto le docce, ErFi (ancora intontito dal colpo ricevuto in viso durante il match) chiede:  “Ma qual’è il risultato finale? 4 a 1 o 5 a 1 ?”. È sempre Angioni, guardandolo torvo, gli risponde seccato: “5 a 0 x noi…”. Cosa avrà voluto dire ??“.  VAE VICTIS.
 
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