18-03-2023 VITTORIA COL "LASCIA o RADDOPPIA!"

Farfallone 1

Dopo la vittoriosa partita di sabato scorso contro Cagliari 2007, i gialli de La Vernice concedono il bis contro la Nuraghe già sommersa con 7 reti all'andata.
La partita, come all'andata si sblocca dopo 37", giusto il tempo di battere il calcio di inizio, portarsi in area dove Stefano Pucci mette alle spalle dell'ottimo portiere avversario.  Il dominio assoluto dei ragazzi di Mister Leo Ortu continua con Angioni, Pilia, Maxia, Vargiu e lo stesso Pucci S. che organizzano un tiro a segno centrando ripetutamente legni e portiere intervallati dalla seconda marcatura di Ortu. A ravvivare il primo tempo la solita voce narrante del "Miaaa" che faceva venire i brividi alla folta panchina degli Amatores. Al termine della prima frazioni si contavano ben 9 occasioni clamorosamente fallite dai canarini. Nell'intervallo il mister da il via alla girandola di cambi, ben 5 con gli ingressi di Scatena, i due Sarritzu (Roberto e Cenzo), Pagani e Melis (nell'insolita veste di centravanti) e siccome il canovaccio delle occasioni fallite non cambiava ci ha pensato il portiere Mancosu che su un'innocuo traversone quasi dalla linesa di fondo si esibiva nell'intervento che lo ha reso famoso negli anni urlando un "Lasciaaaaaa"  accompagnando docilmente la palla in fondo al sacco. Tralasciando madonne e santi che hanno aleggiato misticamente nell'aere del vecchio Borgo S. Elia la squadra pungolata dalle urla apocalittiche provenienti dalla panchina riprende in mano le redini del gioco e senza particolari patemi d'animo, anche con l'avvicendamente di Pucci con Roberto al posto di Stefano, riporta il risultato nei binari dell'andamento della gara e, nonostante si continuasse a fallire le occasioni da rete che alla fine della tenzone saranno ben 17,  con le reti di Ortu e, finalmente, di Roberto Sarritzu fissano il risultato finale sul 4-1. 
Terzo tempo alla grande con le solite birrette e patatine!!! 
Ma come sempre lasciamo spazio alla NUDA CRONACA del nostro Erfi:   
"Il saggio Roberto Saritzu ad un certo punto ha esclamato: 'se il nostro campionato fosse composto da squadre come il Nuraghe, si dovrebbe venire ogni sabato con una calcolatrice per tenere la conta NON dei gol fatti ma di quelli falliti…' 😉.  Ed in effetti, tale esclamazione non poteva essere più corretta. Fra andata e ritorno abbiamo totalizzato un eclatante 11 a 2 per noi. Stavolta un 4 a 1 che poco illumina la forza dimostrata dalla squadra di fronte al Nuraghe. Si è fallito/sbagliato di tutto e di più. Il risultato si è aperto dopo soli 35 secondi con una nostra pregevole azione che ha chiarito subito le rispettive forze in campo. Ma poi, come colti da raptus da alimentazione incontrollata, abbiamo iniziato a papparci di tutto. Mister Leo, avvolto nella sua tua XXXLWYZ, ad un certo punto ha detto: 'se continuano così, li porto dal meccanico a fargli fare la convergenza di piedi e testa… non si possono fallire certe occasioni da rete'. Alla fine del primo tempo gli Expected Goals (misura della probabilità che ha un determinato tiro di essere trasformato in gol) dava una percentuale prossima al 100%. Ma il primo tempo termina a nostro favore con un misero 2 a 0, a fronte di un nostro strapotere evidente.  Nell’intervallo Mister Leo, trattenuto a stento dal Match Analysts Siro, voleva avviare incaprettamenti di alcuni atleti. Ma preferiva affidarsi al suo gioco-gioco-gioco preferito dei cambi. Avendo in panca la famosa “panchina miliardaria” (solita frase beffarda coniata ad hoc x rabbonire i polli destinati allo studio dell’architettura futurista delle panchine cagliaritane e che vuol farti credere che, anche se sei in panca, rimani un Campione. Nella realtà vai in panca perché non servi. Ne servono altri. Quindi zitto e muto e aspetti di poter entrare alla bisogna) al rientro in campo inserisce nuovi 5 “milionari” in campo. E invece di  incrementare il vantaggio nasce il loro gol da un tiro cross lento e innocuo. Il nostro Iglis, per tenerci tutti concentrati e sul pezzo sino alla fine, si lancia nella replica del canto del suo maggior successo e mentre il pallone è ancora a mezz’aria, canta convinto: “lasciiiiiaaaa…  è mia…”   peccato che salta leggerissimamente in anticipo e mentre è in ricaduta, il pallone lo scavalca e termina beffardamente oltre la linea di porta.  A questo punto la squadra si scuote e  il risultato finale viene fissato sul 4 a 1, con un parziale di 2 a 0. Avversari controllati senza patemi e noi a continuare a sbagliare di tutto. Negli spogliatoi, ormai immancabile, risuonano le sentenze del mitico  A. Angioni: “senti Cristian, sto tentando di avere con te molta pazienza ma ormai è prossima a finire. La prossima volta vieni accompagnato da un tuo parente. Porta chi ti pare ma porta un parente, perché deve assistere a quello che combini in campo..”.   A chi gli chiede consiglio se si potrà sperare in un miglioramento realizzativo per le prossime partite, rispondeva: “vuoi sapere le probabilità che abbiamo noi di giocare più tosti e concentrati?  È come chiedere quante probabilità ha il Ku klux klan di battersi contro il razzismo 😉”. Quando sotto le docce, ErFi (ancora intontito dal colpo ricevuto in viso durante il match) chiede:  “Ma qual’è il risultato finale? 4 a 1 o 5 a 1 ?”. È sempre Angioni, guardandolo torvo, gli risponde seccato: “5 a 0 x noi…”. Cosa avrà voluto dire ??“.  VAE VICTIS.
 

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