04-11-23 - 3 PUNTI IN SACCOCCIA COL BRIVIDO! 

LIQUIDATA CAR REFINISH 3-2 ... ma dal 3-0

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I giocatori in protesta col mister per esser stati lasciati fuori, prendono posto nella panchina aggiutiva!

A monte Claro alla presenza dello sponsor i canarini di Mister Leo Ortu hanno liquidato la CAR REFINISH molto più nettamente di quanto dica il punteggio finale di 3-2. In capo il collaudato 4-4-2 con  Mancosu tra i pali,  Denti e Loi esterni bassi, Stefano Pucci e Ciaravolo centrali difensivi,  centrocampo a 4 con Angioni,  Scatena, Sarritzu C. e Pilia a sostegno delle punte  Ortu e Maxia,  a disposizione Melis, Porcu, Mulas, Sarritza R., Murgia D., Montisci e Pagani

Primo tempo stradominato dai canarini che vanno due volte in vantaggio con Cenzo Sarritzu e il bomber Ortu, ma sbagliando anche una caterva di occasioni da rete.  Secondo tempo coi soliti cambi e Roberto Sarritzu trova la rete del 3-0 sembra poter chiudere definitvamente la gara ma la squadra inspiegabilmente arretra il baricentro di 20 metri e si fa schiacciare dai rossi avversari che nonostante le superparate di Tore Melis, subentrato a Mancosu, trovano due reti che fanno tremare gli amatores, nonostatnte ancora una volta si son fallite occasionissime in contropiede, fino al fischio finale dell'arbitro. 

Solito gran finale col terzo tempo con birretta, pizza e tante patatine per festeggiare il compleanno di Nunzio Ciaravolo!!!

E come sempre spazio alla NUDA CRONACA del nostro Erfi: 

La “Gaggetta dello Sport” titola, a caratteri cubitali: “Il Martello di Thor!!”. La formazione di Mister Leo continua la sua marcia di vittorie, continuando a battere avversari come fosse un martello. Siamo arrivati a 4 su 4, con 14 reti fatte e 6 subite.
Appuntamento sabato 4 novembre a Monte Claro con inizio match previsto per le 14.30, contro CAR Refinish (punti 4).
La Società Amatori, per dare un segno dell’importanza del momento, convoca i suoi atleti con largo anticipo per le 13.15. Cioè 75minuti prima. Ma più di qualche atleta mostra segni di dissenso con questa anticipata convocazione. Il primo a dichiararsi contrariato è proprio Davide Murgia che, beffardamente, esclama: “se questi pensano che io rinuncio al mio pranzetto leggero a base di maialetto arrosto, cascano male… mi hanno preso per fare il “centravanti boa” ? Ebbene, farò il centravanti boa. Ma per esserlo, non mi possono far saltare i pasti”.
I ragazzi arrivano numerosi e affollano lo spogliatoio. 18 atleti scalpitanti aspettano il Magic Moment.
Nel frattempo Montisci Marco, si aggira tra i suoi compagni per chiedere aiuto su chi lo soccorre a ritrovare la dentiera della moglie. Sembra che, distrattamente, l’abbia gettata nei rifiuti. Ma spera di ricordare male e quindi sta smontando casa per tentare di ritrovare il prezioso oggetto. Nel frattempo, sembra, che la gentile consorte lo abbia messo a pane ed acqua. Lui, tutto risoluto, ci ha svelato: “… farò di tutto per farmi perdonare. Farò anche gli straordinari al lavoro x almeno i prossimi 4 / 5 mesi. Ma a Natale mi saprò far perdonare: come regalo gli farò dono di una dentiera nuova di simil’oro ”. A caval donato non si guarda in bocca….
Da molti, poi, è stato notato il clamoroso arrivo anticipato di “Last Minute”. Quando entrati negli spogliatoi lui è già dentro, tutto vestito e concentrato. Mentre qualcuno si meraviglia di tanta puntualità, c’è chi, satanicamente, fa notare, con tanto di lavagnetta, un piccolo appunto matematico: “… considerando che lui, normalmente, entra negli spogliatoi non prima delle 14.29 quando la convocazione è per le 13.45, ormai vediamo settimanalmente che arriva con “solo” 44 minuti di ritardo. Addirittura, se ci fate caso, arriva anche quando la partita sta per finire… ma questa è un’altra storia. Se ci fate caso, ora sono quasi le 14.00. Ma la convocazione era per le 13.15. Se ci sommate i 44 minuti di ritardo abituali di Last Minute cosa ottenete ? 13.59. Praticamente adesso. Ovvero, anche oggi è arrivato in ritardo, ma lui non lo sa… Se non avete capito, tornate domani accompagnati dai vostri genitori.”. Un brusio di meraviglia accoglie la rivelazione. Ma tutto ha termine quando prende la parola Mister Leo: “… oggi si cambia modulo. Sono stanco di attingere da arcaiche pubblicazioni o di tirare fuori le mie enciclopedie rilegate in fine oro zecchino. E’ ora di aggiornarsi. Mi sono confrontato con “er fettina” [N.d.R. per chi non lo sapesse era il soprannome di Mister Claudio Ranieri, come lo chiamavano da ragazzino, nei vicoli di Roma, quand'era ancora solo il figlio del macellaio che scappava dalla bottega per tirar calci a un pallone ]. Mi sono reso conto che ho bisogno di tablet aggiornati e processori all’avanguardia per avere risposte immediate e più rispondenti alle necessità della squadra. Ecco perché, come premio partita per le prime 3 partite, mi sono regalato, con 55 comode rate settimanali, un “iPhone 14 Max”. Ho dovuto abbandonare, con le lacrime agli occhi, il mio mitico iPhone 2G. Ma ormai aveva 16 anni ed ora che passassi a qualcosa di più lussuoso.”
Alla lettura della formazione, più di qualcuno rimane a bocca aperta. Qualcun altro, degli esclusi, passa direttamente alle vie di fatto e chiama il proprio procuratore: non si possono accettare simili affronti.
In effetti, a guardarla da fuori, la panchina questa volta è veramente “milionaria”. Atleti che giocherebbero titolari inamovibili non solo in qualsiasi squadra del Torneo Amatori Over 55, ma farebbero la loro porca figura anche nella nazionale del Burchina Faso.
Qualche atleta della panca, meno polemico ma più “attivista”, passa alle vie di fatto: allestisce velocemente dei pupazzi di stoffa assemblando dei pezzi di calzettoni maleodoranti trovati nelle ceste dei rifiuti del campo e con degli spilloni, li infilza in più punti. Qualche gola profonda sembra abbia sentito dire, mentre il pupazzo veniva infilzato più volte “voglio proprio vedere quanto durano … se gli va bene, a questo che sto infilzando, dopo 10 minuti gli viene un coccolone”.
L’arbitro (severo il giusto con ottima prestazione, voto 7) fischia l’inizio e da subito si capisce a quale partita si assisterà. La nostra squadra si riversa a giocare nella metà campo avversaria. Pressing, scambi veloci e buone giocate fanno terminare il primo tempo sul 2 a 0 a nostro favore. Le reti di Sarritzu C., Ortu, sanciscono una superiorità mai in discussione. Anzi, Mister Leo saltella come una cavalletta, gridando che ci stavamo mangiando l’impossibile. L’unico che tentava di far rientrare in partita il CAR Refinish era Iglis che, in un paio di uscite “volanti” (ma assai volanti) continuava imperterrito a cantare il suo successo canoro: “Mia, sei solo mia”. Peccato che non si sia ancora capito se tale affermazione era riferita alla sfera di cuoio che tentava inutilmente di arpionare oppure alla sua ex amata che lo ha mollato rovinosamente.
Tra il primo il secondo tempo drink, tartine e qualche karaoke sparso. Denti, alla ricerca del successo canoro adatto al momento, ingaggiava con Siro un duetto a colpi di Hit Parade degli anni ‘70. Siro gorgheggia una mitica “La prima cosa bella” di Nicola di Bari. Ma subito Denti replica con “Non Gioco Più” di Mina.
Nel secondo iniziano gli innesti ma iniziano anche le sofferenze degli Amatores. Sarritzu R.  mette il sigillo del 3° gol ma sottovalutando gli avversari, sempre decisi a vendere cara la pelle e retrocedendo inspiegabilmente di almeno 10 metri, la squadra doveva soffrire i molteplici tentativi avversari che facevano salire alla ribalta il nostro Superman Tore che parava anche oltre le proprietà della reattività. Ma nulla poteva su due fatali disattenzioni difensive che fissavano il risultato finale sul 3 a 2.
Nel dopo partita, il festeggiato Nunzio (compleanno l’8 novembre), non badava a spese e ordinava 3 teglie di pizza. Il Jocker, sapendo che non c’erano patate e/o patatine decideva, per ripicca, di disertare il terzo tempo. Ma le pizze sono durate quanto un gatto in tangenziale. Tutto mangiato e tutto bevuto.
Solo Angioni, non contento della prestazione del secondo tempo, decideva di rompere il silenzio e dichiarava, a voce alta. “ho visto persone che con il pallone vanno cercando gli avversari nonostante possano fare tante altre cose migliori. Ho visto atleti farsi delle dormite nei momenti topici del match. A volte, devo dire, non comprendo neanche io… mi sembrano come quelli che hanno una casa e pagano l’affitto. Ma poi, a dormire, vanno in albergo …”. 

Così è, se vi Pare.   

 

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