20-05-2023 - POL. SESTU: ANCORA TU?  1-1 E SOGNO SFUMATO!  

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ANDREA BATTILANI AUTORE DEL GOL DEL VANTAGGIO

Ancora una giornata grigia e piovviginosa quella che al Comunale di Monastir ha visto affrontarsi nell'ultima giornata di campionato la Pol. Sestu e i canarini di Mister Leo Ortu che partono col collaudato 4-4-2 con  Melis tra i pali,  Montisci e Maxia esterni bassi, Mulas e Ciaravolo centrali difensivi,  centrocampo a 4 con  Battilani,  Pagani, Pilia,  Sarritzu V.  e davanti  Ortu e Pucci S. .  a disposizione Porcu, Denti, Murgia e Scatena.

Partita molto sentita dalle due compagini che con una vittoria si insedierebbero al primo posto, in attesa del risultato della Sardachem impegnata a Elmas alle 17.00.   Gli Amatores La Vernice partono a razzo e schiacciano gli avversari nella loro metacampo lasciando solo sporadici lanci lunghi. Dopo alcune occasioni fallite, in seguito ad un acalcio piazzato la palla arriva al limite dell'area a Battilani che prima "cicca" la palla che gli rimane accanto e quindi lascia partire un siluro che si insacca imapabilmente in rete. I bianchi avversari non si perdono d'animo ma La Vernice continua a dominare il gioco guadagnando diversi calci d'angolo e sfiorando ripetutamente il raddoppio. Ma a tempo quasi scaduto, con i gialli che si riversavano nell'area avversaria, una banale palla persa al limite dell'area faceva partire un contropiede ben sfuttato dagli avanti del Sestu che portava al pareggio.

Nell'intervallo, sotto una fastidiosa pioggerellina,  si cercava di analizzare la rete presa e subenntrava un po di scoramento. Nella ripresa i gialli perdevano il controllo del match, ma senza soffrire più di tanto continuavano a attaccare e fioccano diverse clamorose occasioni da rete che come sempre troppo spesso accade non venivano sfruttate, al netto di un clamoroso rigore non concesso per un plateale atterramento di Pucci che stava per battere a rete a tu per tu col portiere!.  Fischio finale e tutti sotto la doccia con grande delusione ma con la consapevolezza di andare ai play off a giocarcela da protagonisti!!!

Gran finale al baretto del campo per il tradizionale terzo tempo con birretta e patatine e l'immancabile Coca Cola di Cristian dove siamo praticamente imbattibili!!!

Ma come sempre gustiamoci la NUDA CRONACA del nostro Erfi:   

"Oggi, al campo di Monastir, ore 14.30, Top Match fra i ragazzi di Mister Leo e la capolista Sestu. Loro sono 2 punti avanti. Se oggi si vince, ci sono buone possibilità (Sardachem permettendo) di terminare il campionato al primo posto, in attesa di partire poi con i Play-off.
ErFi, allo scopo di non perdersi in auto come già successo per altre mete indigene e visto che lo stadio è a ben 25 km da Cagliari, decide di partire con un po’ in anticipo.
Baciata la famiglia e lasciato una foto al figlio Alessandro (con la dedica “ricordami così”), decide di partire con leggero anticipo alle ore 11.00 e, dopo aver attraversato Iglesias, Barumini e Villasor, raggiunge felicemente la destinazione del comunale di Monastir.
Negli spogliatoi sembra ci sia il giusto clima: poco cazzeggio e sufficiente concentrazione. Al contrario delle ultime partite giocate, questa volta la panchina non è molto voluminosa: Lorenzo Porcu, Sandro Denti (arrivato inspiegabilmente quasi in orario…), Pierpaolo Murgia e Bruno Scatena.
Causa infortunio, Roberto Sarritzu viene schierato come guardalinee e la dinamicità, lungo la linea laterale, appare subito evidente.
Mister Leo, tentando di imitare gli schemi plastici di Pep Guardiola, schiera una formazione di partenza che controlla in modo adeguato la squadra avversaria. Senza correre, praticamente, nessun pericolo, abbiamo un primo tempo in cui le percussione verso l’area del Sestu sono numerose. Il centrocampo e la difesa Amatores controllano senza patemi d’animo. Nonostante ciò, Mister Leo, incontentabile, arringa i suoi ragazzi sul terreno verde e li ricopre di suggerimenti, schemi e benevole attribuzioni di “incompetenza”: “… non capisco come mai oggi vedo Stefano Pucci nella versione bradipo… troppo lento, troppo svagato… deve essere più veloce nell’esecuzione delle sue azioni… “. “… Fabrizio, dove vai girando come una trottola ? Vai girando come la bambola di Patty Pravo… Vuoi occupare il centro senza spostarti inutilmente a destra o a sinistra ?...”. “…Marco, riesci ad essere ordinato ? Capisci quando è il momento di avanzare e quando è il momento di randellare ?... mi sembri Ray Charles: non vedi nulla…”.  In uno degli attacchi verso la porta avversaria, una palla arriva ad Andrea Battilani che, dai limiti dell’area, prima sembra domare la palla ma la cicca miseramente, questa clamorosa finta disorienta il difensore avversario e Bat, prontamente, ha il tempo di attendere il rimbalzo del pallone per scagliare una seconda bordata che si infila in rete. 1 a 0 e giusto premio di una partita sino a quel momento controllata senza problemi.  In panca Lorenzo è molto preoccupato perché rischia il posto di guardalinee, Roberto volteggia lungo la linea laterale, sbandiera con efficacia e non fa commenti tecnici sull’operato dell’arbitro ma, anzi, richiama i suoi compagni che, passeggiando nervosi, escono dall’area tecnica.  Sandro Denti, invece, non in ritardo (strano ma vero…) mi chiede: “ho parlato per 5 minuti con quello dell’altra squadra, prima dell'inizio del match, ma non mi ricordo chi cavolo sia… boh… forse avremo giocato insieme…”. Penso, dentro di me, che i primi segni di “Alzh” cominciano a mostrare i primi eventi…
Sul finire del primo tempo, su una palla persa a centrocampo e difesa un po’ “leggera”, la loro punta si invola sulla destra e batte con un tiro potente il nostro Tore: 1 a 1 e si ricomincia a pochi secondi dal termine del primo tempo.
Contento del rendimento della squadra e contrariamente alle sue abitudini, Mister Leo comincia il secondo tempo con gli stessi 11 del primo. Ma il secondo tempo, questa volta, offre una versione un po’ diversa, forse perché un po’ affaticati oppure perché delusi di essere stati acciuffati a primo tempo ormai finito, non si riesce più a ripartire con la veemenza del primo tempo. Si creano occasioni, si provano tiri, ma gli avversari, piuttosto rudi nelle entrate e con un paio di rigori non fischiati, reggono ai nostri attacchi. Non solo ma c’è un evidente calo di resa del centrocampo che non cattura più il pallone e, specie sui rinvii di Tore, gli avversari prendono spesso le palle, portando degli attacchi che creano qualche pensiero. In ogni caso Mister Leo, sfinito da tutti i suggerimenti non ascoltati, passa alla lettura dei Taroccchi, sperando che la loro sequenza gli fornisca qualche nuova tattica futuristica. Ma tutto quello che riesce a fare è iniziare i cambi con ErFi e Pierpaolo quando ormai mancano poco più di 10 minuti al termine. Nulla cambia. Il risultato rimane 1 a 1 e per effetto dei risultati delle altre squadre ci ritroviamo con la Sardachem al primo posto (54), Sestu secondo (53), Amatori Orione al terzo (51) e Amatores al quarto (51, ma messa peggio negli scontri diretti).
Mister Leo tenta disperatamente di capire dove si è sbagliato. Sembra che negli spogliatoi, chiuso in un angusto bagno, abbia tirato fuori la sua enciclopedia tascabile sul calcio e con l'inserto del 45 giri di Caterina Caselli “non sempre si può vincere…”.
Nel dopo partita, pienone nel bar dello Stadio per la solita birra, Coca & Patatine. Marco chiede come mai non sia venuto Sandrino. Qualcuno della squadra sembra abbia detto, con un ghigno, “la mamma non lo ha lasciato andare… la partita era in orario troppo vicino al consumo del pranzo e poi troppo distante, il ragazzo rischiava di non digerire…”. Poi chiede info su Siro. Anche lì, la solita lingua profonda, sogghigna: “era a fare il corso Basico di Lingua Sarda”.  Poi lo stesso Nunzio, diceva che Massimo era assente perché lo avevano mandato a Sassari a fare la scorta ad un galeotto che aveva rubato 13 passaporti. Infine Lorenzo, sempre preoccupato per la sua futura sorte di sbandieratore, chiedeva lumi su Corrado Ancis.  E in quel frangente, prontamente, ErFi gli dice che era andato fuori città in bici per mettere sotto sforzo i suoi muscoli di cristallo.
Naturalmente non poteva mancare il messaggio, via whatsapp di Angioni che, impegnato a rastrellare con i suoi colleghi gli evasori fiscali delle multe, era stato costretto a saltare il match anche lui. Il caro Antonio scriveva nella chat della squadra: “…anche oggi i pavidi non ci hanno abbandonato … Dopo un primo tempo sufficiente, un secondo tempo dove le palle sono cominciate a cadere in terra. Qualcuno di voi, che ancora crede di navigare sul campo, ormai è la parodia di Schettino… Crede che va tutto bene ma nel frattempo fate affondare la nave”. Così è, se vi Pare. 
  
 
13-05-2023 - TRE PUNTI VERSO IL PARADISO!  

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UNA INCORNATA DI ORTU CHE IMPEGNERA' IL PORTIERE AVVERSARIO IN UNA GRAN PARATA

In una giornata uggiosa la vittoria sulla DI.FER., più netta di quanto dica il punteggio, proeitta i ragazzi di mister Leo Ortu a soli 2 punti dalla vetta dove staziona la Pol. Sestu prossima avversaria dei canarini nell'ultima giornata di campionato. L'occasione è ghiotta anche approffitando dell'eventuale scivolone della Sardachem, che precede La Vernice di un punto, che dovrà affrontare la coriacea Campagnola.  Sul sintetico della Ferrini ancora una volta imbarazzo della scelta per il mister che parte col collaudato 4-4-2 con  Melis tra i pali,  Montisci e Vargiu esterni bassi, Mulas e Ciaravolo centrali difensivi,  centrocampo a 4 con  Battilani,  Pucci R., Pilia,  Sarritzu V.  e davanti  Ortu e Sarritzu R. . a disposizione Porcu, Denti, Putzu, Ancis, Maxia, Scatena, Pagani e Longoni

Dal calcio di inizio la squadra prende il controllo del gioco e, anche se con qualche svarione dovuto al campo viscido per la pioggia, non patisce il gioco dei rossi della DIFER che nonostante potessero approffitare della confusione nel centrocampo dei gialli non impensierivano la attenta retroguardia Amatores. Come consuetudine si son sprecate diverse occasioni per il vantaggio fino a quando Pilia, Autentica spina nel fianco degli avversari, si involava solo davanti al portiere e con un goffo tentativo di pallonetto mal riuscito metteva in rete il più classico dei gollonzi con la palla che lentamente si infilava a fil di palo!  In un'azione in velocità si infortuna Sarritzu R. che lascia il campo sostituito da Maxia.

Gli Amatores La Vernice continuano la pressione sugli avversari anche se sempre in confusione, guadagnando diversi calci d'angolo e sfiorando ripetutamente il raddoppio..

Nell'intervallo, sotto una fastidiosa pioggerellina,  soliti cambi con gli ingressi di Pagani, Putzu, Scatena e Ancis, il centrocampo recupera in filtro e controllo del match, fioccano le occasioni e grazie vuoi all'imprecisione vuoi alle paratone del portiere avversario il risultato non si sblocca, entra anche Longoni a far rifiatare Battilani, rientra Mulas a sostituire l'ululante Ciaravolo e nel finale trova spazio anche Porcu. Tutti sotto la doccia e grande soddisfazione per la prestazione.

Al baretto per il tradizionale terzo tempo con birretta e patatine e l'immancabile Coca Cola di Cristian arriva la notizia della sconfitta della Sardachem che ci proeitta ai vertici della classifica ad una giornata dal termine!!!

Ma come sempre attendiamo la NUDA CRONACA del nostro Erfi:   

"Sabato 13 maggio, presso il campo della Ferrini, partita importante per i ragazzacci di Mister Leo contro DI.FER. (39 punti), i nostri più immediati inseguitori, staccati di 8 punti. Si cerca di continuare la caccia alla prima in classifica (Sestu 52 punti) e sarà importante cogliere un risultato positivo per scalare posizioni e, visto l’avvicinarsi della fine del campionato, accedere ai play off da posizione invidiabile.
Nello spogliatoio solito caos. Sembra di stare al mercato di San Benedetto all’ora di punta. Ecco perché, in tutto questo vociare, il buon Cenzo, mio vicino di “armadietto”, mentre ci si cambia, con sorriso satanico, mi mormora: “…hai fatto caso che nella prima parte del Torneo eravamo si e no 4 scappati di casa e che per arrivare ad 11 elementi veniva schierato anche il porta bandiera ? Oppure il braccio destro e anche il sinistro del Presidente? Era il tempo in cui, nonostante tutto, si giocava anche se infortunati, pur di ottenere il risultato. Adesso, che stiamo bene in classifica e veniamo da buoni risultati, improvvisamente appaiono tutti. Anche i “desaparecidos”. Questo e’ un fenomeno interessante dei Tornei Amatoriali. Bisognerebbe che qualcuno mi spiegasse il perché. Perché, in certi frangenti, sono tutti malati, infortunati o con impegni imprescindibili ed in altri momenti, per riuscire a cambiarti negli spogliatoi, devi fare i turni, perché è talmente affollato che lo spazio per tutti non basta …”.  Lo guardo un po’ meravigliato. In effetti la statistica dovrebbe dare una presenza contraria. Ovvero all’inizio dei Campionati tanta gente per conquistarsi il posto e mettersi in mostra e poi, tra squalifiche e infortuni, comincia la moria. Ma, evidentemente, agli Amatores certe situazioni, che sono standard nei Tornei Amatoriali, non sono mai normali.
A proposito di normalità. Ad un certo punto (ad un punto certo), squilla un cellulare di qualcuno che quasi sovrasta il brusio generale. E’ il cellulare di Sandrino che, mentre tenta di indossare il calzettone, interrompe la vestizione e risponde alla chiamata. Tutto gaudente ci informa che lo ha chiamato la mamma. Per comunicargli che il Cagliari si è portato in vantaggio (2 a 1) contro il Palermo con rete di Lapadula al 64^.  Rimaniamo tutti sbigottiti da tale efficienza nella comunicazione sportiva. Ma lui, quasi a schermirsi, prontamente aggiunge: “la mia mamy fa sempre così. Se sa che sono fuori e non posso seguire il match, ogni volta mi chiama per tenermi aggiornato sul risultato”. Qualche atleta, poco urbano, sibila: “ma che lavora come cronista a Tutto il Calcio minuto x minuto?” Un altro esclama “ecco perché, in panchina, c’è un cazzo di cellulare che squilla ogni momento…”.
Ma tutto rientra improvvisamente nella normalità quando Mister Leo, con taccuino e penna a sfera, dichiara: “… basta sciocchezze. Concentratevi e pensate alla partita. Mi allontano un attimo per decidere con chi iniziare l’incontro. Al mio rientro, se non vi vedo belli carichi, chiedo a qualcuno con l'occhio baggiano di dirmi a memoria gli atleti del Cagliari del campionato 1964-65.  Ma non i titolari. Le riserve.” Esce dallo spogliatoio, dove, incredibilmente, è calato il silenzio. Dopo pochi minuti riappare Leo e comincia a snocciolare dei nomi a caso e, al termine, esclama: “questi si siedono in panchina con me, tutti gli altri scendono in campo …”. Tutti tentano, mentalmente, di ricostruire, non riuscendoci nell’immediato, se è nella lista dei panchinari o nella lista dei prescelti. A me, tutto sommato, sembrava molto una “Schindler List”.
Primo tempo dove si imbrigliano gli avversari che ben poco possono fare. Si gioca abbastanza bene e le nostre trame riescono a svolgersi in modo adeguato. In una delle tante percussioni di Andrea Pilia, il ragazzo si invola sulla destra e, giunto davanti al portiere, lo beffa con una traiettoria rasoterra non letta facilmente dagli avversari e non proprio “lineare”.
Si continua il match con qualche errore in appoggio e controllo ma gli avversari non riescono ad impensierirci. Poi si infortuna R. Sarritzu. Indurimento del polpaccio. Il nostro Corrado, seduto in panca e con ghigno mefistofelico, esclama: “allora i polpacci di cristallo non li ho solo io… anche agli altri può capitare…”. E in panca tutti i ravanarsi gli zebedei, sperando di non essere i prossimi a dover soffrire di contratture varie.
Intanto Sandrino e Lorenzo, anche loro in panchina, scambiano ricordi “di quando calcavano i terreni di gioco…”. Ed ecco tentare di confrontarsi sull’uso degli scarpini. Sandrino dice: “… io avevo scarpe comode con tre chiodini ai tacchetti e la fibbia rivoltata. Riuscivo a tenermi in piedi anche nelle peggiori situazioni ambientali e la sfera veniva domata senza troppi problemi”. Per non essere da meno, Lorenzo ribatte: “anche io avevo le scarpette con i chiodi. Ricordo anche che sulla pelle laterale era incisa la scritta dorata I.N.R.I. con il disegno di una corona. Ricordo anche che quando giocavo a centrocampo, il Mister mi aveva messo ai lati 2 brutti ceffi, dalle dubbie origini pallonare. Ma con loro dovevo giocare e quindi mi adattavo. Con quelle scarpette mi arrangiavo ad ogni tipo di campo, anche se bagnato. Mi sembrava di camminare sull’acqua…”.
Dopo tanta dimostrazione di potenza di Lorenzo, l’ottimo arbitro decretava la fine del primo tempo e il Mister si lasciava andare al suo gioco preferito: cambio di 4 atleti contemporaneamente. A dimostrazione che “chi gioca, gioca, la squadra Amatores è sempre tosta”.
Anche il secondo tempo riflette il primo. Noi a domare gli avversari e creare un paio di grandi occasioni e solo la bravura del portiere avversario ci impedisce il raddoppio. Da parte nostra, fra centrocampo e difesa, si crea una linea difensiva difficile da superare e il buon Tore conclude con un “clean sheet” anche in questa occasione. E’ vero che qualcuno lo ha sentito ululare un paio di rimproveri contro qualche suo sventurato collega, ma prontamente , al termine del match, ha dichiarato: “ragazzi, io lo faccio per creare motivazioni. A volte mi sembrate Haidy che scendete dalle montagne con le caprette. Ma qui bisogna giocare tosti e non far passare nessuno. Non siamo mica qui a smacchiare i giaguari …”.
Partita finita 1 a 0 e classifica che si fa interessante. Ora Sestu 52 – Sardachem 51 – Amatori Cagliari 50. La prox è contro il Sestu. E se si vince…
Nell’angolo della birretta, patatine, Coca Cole e cotillons solito agglomerato di sventurati che si lasciano andare alle esclamazioni più disparate. Ma ErFi nota, con disappunto, che ci sono tutti ma manca solo Cenzo. E’ un peccato. Perché le colonne storiche reggono sempre e per ascoltare tutte le cazzate che girano nel “terzo tempo” devi essere una colonna non solo “storica” ma anche robusta”. Così è, se vi Pare. 
  
 
06-05-2023 - LA CORAZZATA RESISTE ALL'ESERCITO  3-1

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IL NOSTRO PORTIERONE TORE MELIS

Giornata quasi estiva rinfrescata da un leggero venticello quella che ha visto affrontarsi sul sintetico del Comunale di Elmas i ragazzi di mister Leo Ortu e  la COREL/ E.I. 83.  Finalmente panchina lunga con ben 6  giocatori disponbili (Porcu, Murgia, Pucci R., Ancis, Vargiu e Pilia), e si parte col solito 4-4-2 con  Melis tra i pali,  Montisci e Scatena esterni, Mulas e Ciaravolo al centro,  centrocampo con  Ortu, Pagani, Maxia, Sarritzu V.  e davanti  Pucci S. e Sarritzu R. 

Pronti via e si capisce subito quello che sarà il canovaccio della partita coi gialli a dominare il gioco e i rossi dell'Esercito ad affidarsi ai contropiede non riuscendo a costruire azioni degne di nota. Subito occasionissima per Stefano Pucci che si involava solitario verso il portiere non trovando di meglio che tentare un improbabile pallonetto che finisce alto sulla traversa. Per la regola non scritta del calcio gol sbagliato gol subito.... solito lancio degli avversari, svarione di Ciaravolo che liscia l'intervento e, a differenza di Pucci, l'avversario mette in rete.  Gli Amatores La Vernice si riversano un po confusamente in avanti, guadagnando diversi calci d'angolo e sugli sviluppi di uno di questi gran tiro di Cenzo Sarritzu, il portiere ribatte e Pucci infila comodamente di testa la palla del pari che sarà anche il risultato parziale della prima frazione di gioco.

Finalmente solita girandola di cambi nell'intervallo e con un centrocampo più equilibrato con l'ingresso di Roberto Pucci la gara continua ad esser controllata dagli Amatores ma, come tradizione vuole, sempre sprecando occasionissime e lasciando pericolosi  e veloci contropiede agli avversari che mettevano in difficoltà sia Ancis che Vargiu, ma il nostro portierone Tore si è fatto trovar pronto con alcuni interventi degni di nota.  Dopo tante occasioni non sfruttate nel finale di gara ci pensava Fabrizio Pagani che, mentre si aggirava dalle parti della porta avversaria, spingeva in rete una palla vagante  mettendo al sicuro il risultato. C'era spazio anche per l'ingresso di Lorenzo Porcu che non faceva a tempo a prender posizione in campo che l'arbitro decretava la fine delle ostilità!  Col baretto del campo chiuso gli Amatores non si son comunque persi d'animo e trovata la location sostitutiva davano il via al tradizionale terzo tempo con birretta e patatine e l'immancabile Coca Cola di Criotian!!! 

Ma come sempre attendiamo la NUDA CRONACA del nostro Erfi:   

"Oggi, sabato 6 maggio 2023, partita al Comunale di Elmas, fra Amatori Cagliari/La Vernice (44) e Domel – E.I. 83 (33).
Il Presidentissimo, ancora in convalescenza e dimesso da una visita straordinaria dal San Raffaele di Milano, a causa della frattura di 3 preziose costole, decideva di fare alcune dichiarazione alla Società Amatores in particolare ed agli organizzatori del Torneo MSP. Tramite un messaggio video su Rai 3 Regionale, tranquillizzava i suoi ragazzi e tutto il mondo Amatoriale sul suo stato di salute e garantiva la sua presenza in panchina per ogni impegno settimanale. Questo un breve estratto del suo messaggio. “Ma come mai ogni sabato sono qui con voi ? Perché non rimango al San Raffaele, insieme al mio amico Silvio, a farmi curare ed accudire da leggiadre infermiere ? Per cosa sto combattendo ? Vicino a me, la presenza costante della mia Cristina che ha tentato, inutilmente, di farmi rinunciare ai miei impegni sportivi per non subire ulteriori stress sportivi. Mi ha chiesto: 'Perché vai sempre con loro? Stai trascurando la tua salute. Ti stai impegnando molto, anche troppo, per salvare la democrazia e la libertà della Società e di questi ragazzi".
Dopo queste parole in video, al suo arrivo al campo di Elmas, i giocatori tutti hanno avuto un atteggiamento di estremo rispetto. Chi portava le scorte d'acqua (Cenzo), chi portava i palloni (Cenzo) e chi tutta la valigetta del "Pronto Intervento fumoso" (sempre Cenzo).
Negli spogliatoi un leggero tono goliardico ma niente di esagerato. Sembrava quasi si avesse timore di disturbare Mister Leo che, indaffarato con i suoi appunti, stava valutando come confondere le idee agli avversari senza che le idee diventassero poi confuse anche ai suoi ragazzi.
All’inizio del match solito avvio di gioco degli Amatores. Si tentano scambi brevi, si gioca di prima, a volte di seconda o di terza. Qualche temerario arriva anche alla quinta, ma Mister Leo, per ripristinare l’ordine, manda subito un messaggio chiaro allo sventurato, mostrando un atleta in panca che ha già iniziato il riscaldamento per la sostituzione.
Puccinho, dopo pochissimi minuti, si “pappa” una occasione d’oro davanti al portiere, con tanto di “scavetto”. Ma lo “scavetto” si rivela, in realtà, un pallonetto che esce, seppur di poco, sopra la traversa. Gli avversari, a centrocampo, imbastiscono le loro trame con lanci per le loro punte veloci. In uno di questi lanci, la difesa si lascia sfuggire una percussione centrale che, arriva in solitario davanti al nostro portiere e batte di precisione un incolpevole Tore.
Pronta reazione Amatores che pareggia con Puccinho, dopo una respinta del portiere su un forte tiro di Cenzo. E’ lo stesso Cenzo, sul finire del primo tempo, a chiedere la sostituzione per un indolenzimento dell’inguine. Nell’intervallo, Mister Leo chiama in riunione plenaria tutti i presenti. A Siro viene chiesto di recitare a memoria il Teorema del Dirigente diligente. I ragazzi vengono stigmatizzati sulle posizioni in campo e di evitare di avvitarsi in giocate “futuriste”. Il comando è: giocare semplice. Tenta, inutilmente, di spiegare a Roberto Sarritzu che tutto si può “smarcare”, ma non le bandierine dei calci d’angolo. Con un quaderno pieno di appunti tenta di illustrare a Marco Montisci la differenza di quando portare palla e di quando è il caso di passarla al compagno. Anche con un retropassaggio, se necessario. ErFi, dovendo abbandonare anzitempo il match, viene dato l’ingrato compito, durante tutto il viaggio di rientro a casa, di ripetere a memoria il Nome e Cognome di ogni tesserato della Società. Magazzinieri compresi. Non soddisfatto del lavoro svolto, Mister Leo invia un messaggio su whatsApp anche a Sandrino Longoni, assente per una supplenza al Dettori, e lo esorta a recitare il verso 119 del canto XXVI dell’Inferno del sommo poeta Dante Alighieri, allo scopo di scacciare la sventura che potrebbe accanirsi contro la squadra nel secondo tempo.
Secondo tempo caratterizzato da fasi alterne di gioco. Corrado, abituato a viaggiare in bici, tentava di fermare ciò che arrivava dalle sue parti ma facendo attenzione che non saltassero fuori le sue ormai famose e ripetute contratture ai polpacci. Menzione particolare a Massimo Vargiu, atleta che, nelle sue movenze e nel suo fisico scolpito, ci ricorda che è sempre meglio mangiarsi un maialetto oggi piuttosto che un uovo sodo domani. Menzione anche per Pierpaolo Murgia che ha sostituito il Joker. Attento e puntuale ha dimostrato che le puntate di “Chi l’ha Visto” sono state utili per ritrovare un atleta che sembrava ormai fuggito via… Andrea Pilia ha confermato di essere una spina al fianco ed un dito al … per gli avversari.  Alcune belle parate plastiche di DAS di Tore e rete del 2 a 1 di Puccinho. Spettacolare la rete di Fabrizio che, da distanza siderale, ha il 3 a 1 che ha suggellato il risultato finale.  Sul finire del match si è infortunato Nunzio a cui è subentrato Lorenzo. Come l’arbitro lo ha visto, timoroso di doverlo espellere e beccarsi una bandierina in testa, decideva di decretare la fine del match. Nel terzo tempo, oltre la solita Birra & Patatine come se piovesse, Mister Leo, con gesto cardinalizio faceva arrivare una damigiana di Coca Cola Zero per l’atleta Cristian, che ha svolto con serietà e scrupolo il lavoro affidatogli.
Antonello Angioni, assente per ripristinare ordine nelle zone della Marina di Cagliari, venuto a conoscenza della vittoria, sembra abbia esclamato: “… allora è vero che anche i brutti anatroccoli calcistici talvolta si travestono in cigni … Ma adesso li aspetto quando gli avversari diventano tosti. È li che si vede chi ha le palle e chi deve andare a cantare con il Coro Femminile del Vaticano”. Così è, se vi Pare. 
  
 
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