29-04-2023 - PAGANINI NON RIPETE... I SARRITZU SI!  2-0

22 23 Murgia P

FINALMENTE IL RIENTRO DOPO 4 MESI DI PIERPAOLO MURGIA!

Gran caldo sul sintetico di Mulinu Becciu dove i canarini di mister Leo Ortu affrontano la FRAMA/BEKO. Anche questa volta si fa la conta dei presenti e giocoforza si parte parte col solito 4-4-2 con una formazione che prevedeva Melis tra i pali,  Montisci e Ancis esterni bassi con Mulas e Ciaravolo difensori centrali, a centrocampo  Pagani, Scatena, Maxia e Battilani dietro le punte Sarritzu R. e Sarritzu V. ma nel riscaldamento si infortuna Ancis sostituito da Sandro Denti (che disputerà un'ottimas partita)  che nello scacchiere prende il posto di Scatena retrocesso sulla linea difensiva.  In  panchina i soli Porcu e il rientrante Murgia.  Sulla gara ben poco da dire rispetto alle altre partite, gioco dominato, netta supremazia territoriale e, purtroppo, tantissime occasioni da rete fallite, alcune clamorsissime... Il nostro portierone Tore, diversamente dal suo omologo avversario,  ha dovuto compiere quasi esclusivamente ordinaria amministrazione, la palla nel primo tempo è stata per quasi tutta la gara in possesso dei gialli Amamtores che hanno trovato la rete del vantaggio con Roby Sarritzu che riconquistando palla in pressing ha messo a sedere tutti mettendo comodamente in rete. Nel finale del primo tempo altra tegola, si infotunia Mario Mulas e subentra Lorenzo Porcu.  Nalla ripresa la squadra entra un po in confusione subendo il centrocampo avversario e le veloci punte che sfruttavano lo scarso dinamismo ed il calo di alcuni giocatori. Leggero cambio di posizioni e gara rimessa nei giusti binari anche con l'ingresso di Pierpaolo Murgia per un esausto Porcu.  Dopo non aver sfruttato tante palle gol ci pensava Cenzo Sarritzu che festeggiava il suo compleanno mettendo in cassaforte il risultato con un gran gol!  At termine birretta e patatine per festeggiare il genetliaco di Cenzo Sarritzu, unico assente Bruno Scatena scappato via vedere la partita della sua Roma... ed ora si capisce perchè si è bevuto la birretta prima della gara... non voleva lasciar nulla indietro!!! 

Ma come sempre lasciamo spazio alla NUDA CRONACA del nostro Erfi:   

"Sabato 29 aprile, partita contro Frama. Già dalle convocazioni, fatte arrivare dalla Società con dei piccioni viaggiatori bendati, si capiva che sarebbero mancati alcuni Top Player. Le assenze di Angioni, Puccinho, Stefano Ortu, Andrea Pilia ed altri ancora costringevano il Mister a tirare fuori il sangue dalle rape, vista la presenza di soli 14 elementi a disposizione, fra cui lo sbandieratore folle Lorenzo e il rientrante Pierpaolo (che veniva dato ormai x disperso e che neppure lo Special della trasmissione “chi l’ha visto” aveva aiutato nel recupero 😉). Prima del match, negli spogliatoi, il Mister neppure apriva la sua preziosa valigetta contenente il suo ultimo volume di successo “Come ti preparo le partite: tattica e condimento” ma preferiva stigmatizzare, con disappunto e tono solenne, il comportamento di alcuni suoi atleti: “… se c’è una cosa che non tollero è gente che, prima della partita, si fa un cicchetto di birra. Alla nostra età, con questo caldo, bere una birra è da folli. ErFi & Nunzio devono ringraziare la beata Quartina che non lì sbatto in Tribuna a causa della carenza di atleti con cui mi ritrovo a combattere . Altrimenti oggi vedevano la partita con il binocolo dagli spalti. Si può bere caffè, ci si può fumare una sigaretta. Al limite anche una Maria…. 😉. Ma la birra NO”. Davanti a cotanta violenza verbale Nunzio replicava che neanche il padre lo aveva mai rimproverato in questo modo. Neanche quando andava a svuotare i campi altrui dagli asparagi 😉… ErFi, invece, in silenzio, pensava a come fosse possibile che una birra fresca potesse fare più danni, prima della partita, delle sigarette o dei caffè … Per rafforzare i suoi concetti, Mister Leo tentava infatti di creare ulteriore “confusione” nella ormai mente alcolica e ottenebrata di ErFi. Dopo averlo impiegato un sabato a mediano, poi uno a terzino destro e poi uno a terzino sinistro, questa volta Leo decideva di metterlo all’ala destra. Della serie; “… così alla fine non ci capirai più nulla e darai ragione alle mie teorie sulla pericolosità di bere birra prima di un match”. Ma l’imprevisto era in agguato. Corrado si infortunava al solito polpaccio durante il riscaldamento (gli Amatores Lab hanno preso appuntamento con Vanna Marchi e Mario Pacheco do Nascimento x tentare di risolvere il maleficio che da sempre colpisce il nostro atleta) e Mister Leo si vedeva costretto a rinunciare alla sua vendetta e schierava ErFi a terzino sinistro. Con 2 sole unità ancora disponibili in panca il Match veniva giostrato in completo controllo. Loro nulla di eccezionale se non una batteria di punte e mezze punte abbastanza alte e quindi insidiose da marcare nei calci da fermo. In difesa avversari battibili. Infatti da un disimpegno errato, Roberto Sarritzu rubava il pallone al loro difensore in uscita e, dopo aver messo seduto anche il portiere, realizzava la rete del vantaggio. A centrocampo si procedeva senza troppe sbavature, con Andrea e Fabrizio in spolvero. Ottime le coperture nella zona sinistra del campo da parte di Cristian. Solo qualche atleta degli Amatores, senza capirne i motivi, si avvitava in inutili e pericolosi giochi circensi x tentare di superare gli avversari pur di non fare un comodo retro passaggio al compagno, completamente libero e che accendeva anche dei fuochi x farsi vedere. Dalle letture e dagli studi fatti dal Mister, in collaborazione con Siro, durante una delle loro serate intellettuali, in cui degustano vini 🍷 dal provato tasso alcolico, sembra abbiano scovato un raro articolo di Freud, dove viene enunciato che “… il passaggio indietro viene visto, dalla maggioranza degli atleti, come una umiliazione e una richiesta di aiuto al compagno. Minando così il suo ego e indebolendo il proprio convincimento di atleta uomo e super uomo e facendogli inconsciamente ritenere, in modo errato, che il passaggio indietro sia un atto vile e da paurosi. La conseguenza è che da una semplice e più sicura ripartenza dell’azione da parte della propria squadra, si preferisca rischiare figure barbine, affrontando gli avversari che pressano, compiendo piroette che, il più delle volte, risultano patetiche, e con il rischio di perdere il pallone e far ripartire gli avversari”. Dopo che Joker e Nunzio smorzano sul nascere i tentativi avversari che tentano di impensierirci, anche Joker decide che è ora di lasciare il campo. A pochi minuti dal termine del primo tempo, infortunio all’inguine e relativa uscita dal campo, con lo sbandieratore folle che si piazza al centro dell’area, pronto a  dare randellate a chi passa dalle sue parti. Nel secondo tempo ⏱ la storia non cambia. Noi si cerca, di tacco e di punta, di fare la nostra partita. Avversari che vedendo di non riuscire a fermarci con le buone ogni tanto randellano con le cattive, con un arbitro che non sempre sembra aver chiaro quale sia il suo compito sul tappeto verde. Dopo vari tentativi “leggeri” da parte dei nostri eroi x tentare di mettere al sicuro il risultato, Mister Leo decide che è arrivato il momento di parlare meno e passare ai fatti. Dalla sua comoda 24 ore estrae una riga, un compasso e il prezioso volume “come ti erudiscono il giovin atleta cinquantenne” e tenta di dimostrare il terzo problema di Archimede : “ come mai un atleta, immerso in un campo rettangolo, colpisce la sfera come fosse uno straccio bagnato e lo appoggia al portiere avversario, esattamente al centro della porta”. Mentre è avvolto nei suoi conteggi, in un batti e ribatti ai limiti dell’area avversaria, irrompe Cenzo che, ricordandosi del suo compleanno, schianta una botta a colpo sicuro dove il portiere avversario nulla può. 2 a 0 e patemi d’animo finiti. Si vince anche questa e continua la nostra scalata. Nel dopo partita ricchi premi e cotillon. Mentre Mister Leo continua imperterrito: “… ed ora che la birra sgorga a fiumi…. Ma prima della partita non la voglio vedere… è come la criptonite x Superman. La prossima volta che vedo un giocatore Amatores bere la bionda bevanda prima del match lo vendo al Burkina Faso x 3 banane …””.     Così è, se vi pare…
 
22-04-2023 - DOMINATA LA CAPOLISTA MA E' SOLO 2-2

Farfallone 1

NON SON BASTATE LE RETI DEI "GEMELLI DIVERSI" SARRITZU A SCONFIGGERE LA CAPOLISTA

Termna con tantissimi rimpianti e con un salomonico 2-2 la gara sul sintetico del Comunale di Sestu vedeva affrontarsi  i gialli di mister Leo Ortu e la capolista Sardachem. La Vernice parte col solito 4-4-2 con Melis tra i pali,  Montisci e Scatena esterni bassi con Mulas e Ciaravolo difensori centrali, a centrocampo un quartetto con Pagani, Ortu, Pilia e il rientrante Sarritzu V. dietro le punte Sarritzu R. e Ortu.  In  panchina assieme al mister vanno Pucci R. e il claudicante  , Putzu. A sbandierare rientra Lorenzo Porcu che ha scontato la sua seconda giornata di squalifica.  La gara parte con gli Amatores che cercano da subito di comandare il gioco e gli avversari, grazie alla forza tecnica del loro centrocampo, ad affidarsi ai lanci verso la loro unica punta, soluzione che paga, non passano nemmeno 7' che grazie ad uno svarione difensivo su un lungo lancio gli avversari passano in vantaggio. La squadra non demorde e continua macinare gioco anche se da l'impressione di avere il freno a mano inserito e colleziona diverse occasioni da rete come sempre non sfuttate fino al gol del parteggio di Cenzo Sarritzu che di testa anticipa tutti e mette in rete la palla del pareggio. Si va al riposo sul punteggio di 1-1 ma con la netta impressione di poter fare bottino pieno.

La ripresa parte come era terminato il primo tempo ma con lo spostamento di fascia di Andrea Pilia che, dopo essersi svegliato dal torpore della prima frazione, diventa una spina nel fianco della difesa avversaria. I gialli costantemente all'attacco ma, come sempre, sprecando una caterva di occasioni da rete, senza contare che ci mette lo zampino anche l'arbitro annullando la rete del meritato vantaggio per fantomatico ed inesistente fuorigioco. La squadra non demorde e passa in vantaggio con l'atro Sarritzu, Roby, al termine di una bella azione corale.  La Sardachem cerca la reazione ma è ben controllata dalla difesa Amatores che però ancora una volta subisce la rete del pareggio sempre su lancio lungo sfuttato dalla loro veloce punta che si invola sulla fascia e con un forte diagonale che si infila tra palo e portiere, non esente da colpe, e ancora una volta porta la gara sul pareggio finale che lascia tanto amaro in bocca alla compagine di Mister Leo per l'ennesima occasionissima sprecata!

Ma come sempre lasciamo spazio alla NUDA CRONACA del nostro Erfi:   

"Oggi partita x cuori forti fra gli Amatores e i primi in classifica della Sardachem. Match giocato sul sintetico di Sestu alle 14.30. Alla vigilia del match, i segnali che giungevano alla Società non erano dei migliori. Mister Leo, nel tentativo di imitare Nino Castelnuovo (nella pubblicità Olio Cuore), tenta di saltare una transenna, durante lo spettacolo del Cagliari allo Stadio Unipol Domus di domenica scorsa. L’operazione gli riesce a metà. Nel richiamo della gamba, cade dolcemente su un fianco ma riesce nell’impresa di rompersi 3 costole. Infatti, quando negli spogliatoi, prima del match, sussurra: “oggi in campo non voglio sentir volare una mosca. Tutti zitti e pedalare. Non ho fiato, non posso urlare x dare disposizioni e muovere i miei schemi come vorrei. Dovrete fare come il Foggia con Zeman. Tutti telecomandati e a memoria. Per cui parlerò pacatamente e voi dovrete rispettare le istruzioni che riceverete”. Inoltre le numerose defezioni di Sandro Denti, Cristian, Massimo, Iglis e Tore, Corrado, Andrea, Sandrino. Assente anche Antonello Angioni (x infortunio) ma presente in panca durante il match ad incitare (e commentare…) per lo spettacolo offerto. Praticamente vigilia senza portieri e con una emorragia di giocatori non indifferente. Ma alla fine Mister Leo, dopo alcuni canti tribali notturni e aver recitato il rosario di Maga Maghella, riusciva ad allestire una rosa degna x il match, facendo apparire e recuperare la presenza del pacato Tore in porta, presenza che infonde quella tranquillità necessaria x affrontare avversari tosti e con quella serenità che lo caratterizza sempre durante le partite 😉. Prima del match ErFi riceve negli spogliatoi la piacevole visita del suo ex presidente della Sardachem Sandro Sulis. Un caro abbraccio fra persone che si stimano e goliardicamente si affrontano in “regolar tenzone”. Io, successivamente, mi reco nei loro spogliatoi e ricambio i saluti a tutta la squadra avversaria con cui ho avuto il piacere di giocare lo scorso anno. Cari ragazzi a cui, in ogni caso, ho intenzione di far passare un brutto sabato pomeriggio. Si riappropria della bandierina laterale il nostro Lorenzo. Ma durerà poco…😉 Il match fa subito capire che loro sono bravi tecnicamente mentre i noi tentiamo di fare e comandare la partita. Su un loro cross dalla trequarti, Nunzio stoppa male la palla che diventa un assist x il roccioso sindaco Terenzio che, al volo, batteva comodamente un incolpevole Tore. Nostro pareggio quasi immediato con Cenzo dopo un batti e ribatti che consentiva al nostro di ribadire comodamente in rete di testa. 1 a 1 e si continua. Loro, quando in possesso di palla, che cercano di allargare il gioco o lanciare con precisione le loro punte. Noi a pressare e cogliere i palloni rubati/vacanti che ci consentivano varie ripartenze ma senza mordere realmente. Nell’intervallo, Mister Leo ci invitava tutti a fare un Karaoke con il brano: “Figli delle Stelle”, per farci ricordare gli schemi celesti che lui predica sempre, in alternativa alla ormai famosa sciagalla rovesciata. Inoltre, a qualche atleta un po’ troppo solista, gli imponeva di recitare a memoria il famoso successo: “Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte”, a monito di coloro che tergiversano ma non corrono. Nel secondo tempo, infatti, la musica cambia. Impostiamo continuamente e si cercano conclusioni anche da fuori. Ma vuoi x troppa precipitazione e vuoi perché non precisi nelle conclusioni, il portiere avversario non corre particolari rischi. Il gol del nostro vantaggio avviene su sagace smistamento del pallone di tacco di Andrea (anche oggi almeno 20 allunghi in ripartenze) verso Stefano che si invola fino al fondo e manda un perfetto cross al centro che Andrea Saritzu non può far altro che appoggiare in rete. 2 a 1 e sembra fatta. Ma, purtroppo, in una delle rate percussione avversarie, la loro ala arriva sino al fondo e lascia partire un tiro-cross potente che si insacca fra il portiere ed il palo. 2 a 2. L’arbitro riesce a farsi notare x l’annullamento di un nostro terzo gol x fuorigioco oppiaceo che ha visto solo lui. Perché dapprima concede la rete poi, sentendo le proteste avversarie, decide di annullare credendo così di far tutti felici per un “pari e patta “. Ma non è così. Volevamo vendicare la goleada subita all’andata ma una scarsa vena realizzativa ed un arbitro troppo sicuro di se hanno fatto si che la partita terminasse in parità. Pochi minuti prima del triplice fischio, su un presunto fallo laterale reclamato dagli avversari e non sanzionato dal nostro Lorenzo, nasceva una nobile discussione tra un giocatore Sardachem che dava del coglione al nostro sbandieratore senese. Per non essere da meno, con fermezza e vigore, Lorenzo replicava: “coglione sarai tu”, sbattendo la bandierina in terra dopo avergli fatto fare un triplo salto carpiato all’indietro. Davanti a cotanta energia e bravura, il solito arbitro (che vedeva e ascoltava randomicamente…) decideva di accompagnare fuori dal campo Lorenzo che, inferocito, cominciava ad enunciare tutte le maledizioni possibili, terrene e non terrene, verso coloro che cercavano di calmarlo. Al giocatore avversario, naturalmente, nulla è stato sanzionato … Nel dopo match da evidenziare le ripetute aperture di confezioni di patatine da parte di Joker e dei suoi affiliati. La birra scorreva a fiumi ma con giudizio. Nel frattempo si notava Cenzo in versione “apartheid “ in un tavolo prenotato a parte, con indosso due paia di occhiali, mentre armeggiava con il cellulare adducendo che era impegnato in messaggi di lavoro. Ma Antonello Angioni, a cui nulla sfugge, prontamente ci faceva notare “… quando sono passato vicino a Cenzo, ho visto il nostro atleta x un attimo mentre scriveva. Da quando in qua si rivolge professionalmente ai suoi dipendenti scrivendo ….Cara Samantha…?”.     Così è, se vi pare…
 
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